Il Majestic, inaugurato nel 1889, è stato il primo hotel di Via Veneto.
Quando ancora non esisteva Via Veneto, la zona era nota come Villa Ludovisi.
L’edificio che avrebbe ospitato l’hotel fa parte del primo belvedere della nuova
strada che attraversava il giardino dei frati Cappuccini. Per assicurarsi la veduta
su Piazza Barberini, fu necessario scavare nell’altura su cui affacciano Sant’Isidoro,
la chiesa del convento, e Villa Boncompagni, scelta che costrinse Gaetano Koch,
responsabile dei lavori noto come il principe degli architetti dell’epoca, a dare
all’edificio l’inconfondibile linea “a pianoforte” che lo rende unico. Il design
e la modernità dell’hotel sono una chiara dimostrazione di come, sin dall’inizio,
l’obiettivo del Majestic fosse differenziarsi per assumere una posizione di spicco
nel panorama degli alloggi romani dell’epoca.
L’hotel ha raggiunto l’apice della fama e della fortuna nel corso degli anni
Venti, quando è diventato il punto di riferimento dell’alta società in visita
nella capitale. Principi & principesse reali così come star del mondo dello
spettacolo sceglievano il Majestic per il lusso e i comfort dell’era moderna che
l’hotel era in grado di offrire, ma anche per la speciale emozione data dalla
consapevolezza di trovarsi nel cuore di una città ricca di storia e di antichissima
civiltà.
Camere e suite erano arredate con autentici mobili d’antiquariato e le sale facevano
sfoggio di arazzi e mobilio del massimo pregio. Per l’hotel, un ulteriore motivo
di orgoglio erano i saloni principali. Nell’anno 1900 l’artista perugino Domenico
Bruschi ha decorato con i suoi affreschi Il più grande, situato al primo piano
dell’edificio e dedicato al musicista Giuseppe Verdi, nell’anno 1900 è stato decorato
dall’artista perugino Domenico Bruschi con gli affreschi che, nelle sontuose scene
allegoriche, celebrano la gloria dell’antica Roma e di Casa Savoia, la famiglia
reale italiana.
Diversamente da quanto comunemente accadeva negli hotel dell’epoca, al Majestic
un ruolo di grande rilievo era riservato agli Chef che rivelavano una particolare
preferenza per la cucina e i vini locali. Anche nella presentazione delle specialità
regionali non veniva mai trascurata la ricerca della massima raffinatezza: tovaglie
di lino finissimo, porcellane, cristalli e stoviglie di pregio.
A partire dal 1960, gli appassionati di cinema di tutto il mondo nell’Hotel Majestic
riconoscono lo scenario del celebre film di Fellini “La Dolce Vita”.
Nel 1990, dopo un accurato restauro e l’ammodernamento delle strutture tecniche,
l’hotel ha riacquistato tutto lo splendore del passato. Da quel momento è iniziata
la storia attuale dell’Hotel Majestic Roma.
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